Area 1 – Costa di Mezzate e i suoi colli

Comuni di Costa di Mezzate e Bagnatica, 15 Km da Bergamo.

Sulle colline di Comonte (Seriate), Brusaporto, Bagnatica, Montello e Costa di Mezzate, che culminano con il “monte” Tomenone 374 mslm, ci sono diversi sentieri: si può scendere e salire sui colli e organizzare percorsi da una a tre ore o la giornata intera, a seconda del vostro tempo e dei vostri interessi. L’ ambiente è interessante dal punto vista storico- architettonico, paesaggistico e ambientale; la speranza è che le amministrazioni lo sappiano conservare. Suggeriamo un percorso ad “anello” con partenza dal grazioso paese medioevale di Costa Mezzate tra boschi, castelli, torri e mura antiche. Per la storia vi rimandiamo alla bibliografia: Costa di Mezzate L. Maestroni 2 vol 1992 ed Ferrari.

Proposta 1 :  Da Costa di Mezzate ai colli 7 Km, 3 ore. Storia, architetture e natura, dislivello totale di 230 m in salita (eventuale scorciatoia evitando la salita al Tomenone, rimane l’ascesa al colle Alto, 5 Km un’ora e trenta, 80 metri di dislivello). Consigliati i bastoncini da cammino.

L’itinerario

Lasciate la macchina nell’ampio parcheggio, accanto al palazzo del Comune (evitate la prima domenica del mese per il mercatino dell’antiquariato). Si entra nel centro storico per via Roma, superate il ponte sulla roggia Bordogna per arrivare nella piazzetta della Libertà, dove si osserva l’imponente torre medioevale degli Zoppi, XIII sec. con il cosiddetto Rasetto (ricetto), luogo adibito alla protezione degli abitanti. Nell’angolo sono presenti gli stemmi delle famiglie di Costa di Mezzate, mentre in salita, a fondo chiuso, si può ammirare il complesso detto Castello Camozzi-Vertova dal X(I)-XVIII sec. la parte alta costruita da Ottone I, poi appartenuta agli Albertoni da Vertova; più sotto il casatorre detta del Pavione del XIII sec. degli Zoppi che ingloba il palazzo Gout del XVIII sec., (avrete modo di osservarlo esternamente anche nel ritorno; è visitabile solo con rare visite guidate). Il complesso, al di là dei rimaneggiamenti e della nostra incompleta presentazione, è altamente scenografico, fra i più interessanti della nostra provincia.

Il complesso fortificato
Torre degli Zoppi
La salita al castello Camozzi -Vertova

Ci si dirige a destra per via conte Camozzi e subito a sinistra nella piazza nobili Zoppi, dove si stacca una strada campestre; sulla destra un’interessante ed antica cascina in attesa di restauro. Tenete sempre il tracciato principale, ai piedi del colle del “Castello”. Dopo circa 800 m al bivio ci si incammina a destra (cartello con indicazione Montello) si percorre il largo sentiero tra i vigneti, fino al successivo incrocio (a pochi passi due enormi blocchi di pietra masi erratici o blocchi provenienti dalla coltivazione della pietra?). Una staccionata a destra vi porta ai piedi di un scalinata che vi permette di salire sul Monte Tomenone, in verità una collina alta 374 m. Vi attendono 200 scalini in legno di modeste dimensioni; si procede fino al bivio; a destra si scende a Montello, a sinistra si entra in roccolo ben tenuto, un cancello vi permette di continuare ed arrivare ad un incrocio: a destra si scende a Montello (fontanino posto nelle vicinanze), a sinistra si scende a Bagnatica, mentre dritti con altri 80 scalini arrivate alla vetta del Tomenone (come riferimento ci sono due banani).  In cima si osservano i resti di una torre (la bastia) di origini romane. Bello anche il panorama sulla pianura (sotto interessanti strutture con massi enormi e una cisterna per la raccolta dell’acqua, ma la vegetazione non permette la vista). Percorrete la scalinata degli ottanta scalini e all’incrocio si prendono a destra, seguendo la segnaletica per Bagnatica, altri scalini in discesa fino ad un ampio spazio dove un macchinario ci ricorda ancora che le colline erano interessate da una intensa attività di cava che è servita per fornire materiale per i monumenti di Bergamo. Si piega a sinistra, seguendo i muri a secco con i terrazzamenti; la strada diventa cementata fino ad arrivare all’edificio chiamato il “Casello di Marco”. un edificio rurale per attrezzi e fienile, ora restaurato dall’associazione locale; troverete tavoli per picnic, giochi e ristoro, presso il bar, inoltre alcuni cartelli didattici, la croce dei campi e di sicuro qualche volontario per le informazioni.  

Salita al Tomenone
Roccolo
I ruderi del castrum del Tomenone
Discesa al “banano”

Dal Casello a destra si scende a Bagnatica, voi procedete dritti in salita alla sbarra girate a destra (un cartello attenzione capanno), lì parte il sentiero, relativamente impegnativo, per il colle S. Giminiano.  Si passa un roccolo e si incominciano a veder le mura del “castrum” fino ad arrivare all’imponetene torre (20 metri, quattro piani) del castello dei De Martinengo (atto di vendita del 1045 di Ambrogio vescovo di Bergamo). Si possono osservare i resti degli altri edifici (la chiesetta di S. Giminiano, il Palatium, il pozzo), ma la sicurezza invita a stare a distanza. La recentemente opera di disboscamento permette di osservarla comodamente (ora è visibile anche a 20 km di distanza), nel 1476 nel catasto è già censito come rudere.

Il castrum dei De Martinengo
La pusterla

La discesa porta ad un bivio, a destra si procede per Bagnatica, dove sono presenti altri edifici meritevoli, e a sinistra si continua per Costa Mezzate, con la visione completa delle strutture del complesso: muri, mura, terrazzamenti, la loggia del XVI sec., la chiesa XVII sec e, non visibile, il giardino all’italiana. Si gira a sinistra alla cascina Fuì, si percorre l’ampio piazzale e all’incrocio si risale per via Resetto; qua altri edifici antichi, altra visione del castello, la parte interna del Rasetto. Si salgono alcuni scalini e ci si ritrova alla strada che porta all’ingresso del Castello, chiuso da un cancello; procedete a destra e siete alla Torre degli Zoppi e da lì al parcheggio.

Lato sud del complesso dei “Camozzi Vertova

RIVEDUTO e CORRETTO

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